In questo tempo di Coronavirus, in Colombia, la nostra comunità presso l’Amparo San Josè, una Casa di Riposo per anziani e malati cronici vive un tempo speciale di fragilità per il pericolo del diffondersi del contagio, ma anche un tempo speciale di condivisione attorno agli anziani e agli ammalati.

La pandemia ha richiesto una organizzazione completamente diversa del personale e anche della presenza delle nostre suore e dell’attività pastorale.

Il personale medico (dottori, infermieri, assistenti), il comitato dirigente e amministrativo, come anche tutto il personale ausiliario (per la cucina, le pulizie, la manutenzione della struttura, l’autista, ecc.) sono organizzati in gruppi che si alternano ogni dieci giorni durante il quale vivono giorno e notte nella struttura occupandosi di tutto ciò che è necessario.

Le suore sono coinvolte in questi turni e continuano il loro impegno nell’animazione spirituale, che le chiama ad una presenza e creatività ancora più forte in quanto il sacerdote non può accedere alla Casa di Riposo, in base alle misure di prevenzione molto precise del Governo e della Diocesi di Pasto

Le nostre sorelle ci raccontano, da una parte della paura dello svilupparsi dell’epidemia, vediamo il dramma delle RSA che si sta consumando nella nostra ricca e sviluppata Italia, e dall’altra della bellissima esperienza di condividere un lavoro gomito a gomito con il personale dove non c’è più l’impiegato o la cuoca, ma tutti insieme lavorano, a parte le competenze specifiche del personale medico, per accudire gli anziani e gli ammalati, sostenere il morale di tutti e la speranza attraverso la vicinanza e la fede nella quale il popolo colombiano trova forza e significato che si esprime con grande devozione nella preghiera che innalzata con fiducia e calore.