Laici

Il carisma vissuto ha coinvolto i laici sia come “destinatari”, sia sempre di più come “collaboratori” che chiedono alla nostra comunità religiosa di condividere ed approfondire insieme il dono ricevuto dallo Spirito Santo, nella comunione, come dono per tutte le vocazioni.

Ecco la testimonianza di Adriana:

Ho iniziato insieme a Carmine a cercare una fonte dalla quale prendere sempre riferimento, la Madonna è sempre stata il mio rifugio più grande. Mi sono avvicinata a diversi gruppi di preghiera che mi hanno insegnato molto, tutti, ma non trovavo una vera «casa»; finché un giorno mi fecero conoscere il “Magnificat” e con le suore di questa piccola casa così speciale, nacque un rapporto davvero unico. Iniziai insieme a loro un cammino di ritiri e preghiera e da quel momento sentivo di poter affermare di aver trovato la semplicità che avevo sempre cercato. Il cammino francescano era quello che io e Carmine cercavamo e per me era abbastanza essere vicina alle suore del “Magnificat”, insieme a loro trovavo quello di cui avevo bisogno: esempi, preghiera, umiltà, accoglienza. Un giorno mi invitarono ad una festa speciale: il 250° anniversario della fondazione delle Suore Francescane Ancelle di Maria la cui celebrazione si teneva a Quadalto. Quel giorno ebbi un’esperienza molto particolare dalla quale è maturata l’idea di creare un gruppo di laici, famiglie e singoli, associati alla Congregazione delle Francescane Ancelle di Maria. Da quel momento è passato del tempo e altro ne passerà prima di dare una forma più definitiva a «quest’avventura», intanto abbiamo fatto qualche piccolo passo avanti e insieme stiamo cercando di capire cosa il Signore vuole da tutti noi. Sono certa che il Signore ci aiuterà a percorrere questa strada così importante specialmente in questi anni, dove si vede tanto bisogno di verità e coerenza per essere di aiuto anche a chi ci vive accanto e ai quali possiamo portare la nostra esperienza di amore che il Signore ci dona”.

Il desiderio di un legame con il nostro carisma, un cammino concreto, una formazione graduale, un punto di riferimento. Tutto questo perché si sperimenta attorno a noi il bisogno, soprattutto per le famiglie, di una testimonianza a cui poter far seguire un invito concreto: «Vieni e vedrai».

Una testimonianza francescana basata su scelte concrete riguardo al superfluo, allo sciupare in cui tanto siamo coinvolti, per essere segno in questo mondo che appare a molti senza senso. Ecco alcuni punti fondamentali: preghiera, educazione dei figli, essere segno di Dio, una ricerca insieme.

Registro della Cronaca, Comunità “Magnificat”, anno 2002, 21 luglio

La gestione delle scuole ha richiesto la presenza di collaboratori laici. La prima insegnante laica è stata assunta nel 1974 nella scuola elementare di Firenze e nel suo cammino come educatrice e come cristiana è stato fondamentale l’incontro con la Congregazione.

Ella infatti testimonia:

“Presto capii che era essenziale condividere in pienezza le idee educative che la Congregazione incarnava, di più era anche importante che mi mettessi nella linea educativa della religiosa insegnante che mi aveva preceduto […]. L’assumere questo patrimonio educativo, conseguenza di una precisa spiritualità, fu un cammino graduale ed anche impegnativo perché si trattò a volte di rivedere alcune mie convinzioni in dissonanza con la realtà in cui operavo”.

Ecco anche la testimonianza della Madre generale riguardo al rapporto con gli insegnanti laici:

“Negli anni, sia nella scuola materna che elementare, si sono susseguite varie insegnanti laiche, le quali hanno sostituito via via le religiose che si ritiravano dal servizio. Non sempre però avevano consapevolezza di entrare in una realtà più complessa di una semplice «scuola»: non c’era solo da insegnare nozioni ma da formare persone nella loro totalità. Ho visto alternarsi diverse insegnanti proprio perché si richiede di aderire ad un carisma, il Carisma della Congregazione. Attualmente alcune delle insegnanti operano in questa ottica e costituiscono il perno a cui la Congregazione può fare riferimento in questa sua opera; il loro atteggiamento è, infatti, di piena adesione al Progetto educativo e di corresponsabilità in un servizio che riconoscono prima di tutto appartenente alla Chiesa”

Le testimonianze qui presentate, in merito alla collaborazione delle Ancelle di Maria con i laici, nei diversi ambiti, sono state raccolte in preparazione al Capitolo generale del 2001, cf. Atti del Capitolo Generale, Quadalto 2001.