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In udienza da Papa Francesco

Nell’VIII centenario del dono delle stimmate ricevute dal Poverello di Assisi nel 1224, lo scorso 5 aprile, Papa Francesco ha ricevuto in udienza i frati minori del santuario della Verna e della provincia toscana. Nella sua riflessione, il Santo Padre ha parlato del significato dei segni che ricordano il dolore sofferto da Gesù “per la nostra salvezza”. Ai francescani ha raccomandato di “tornare all’essenziale”, essere “portatori di perdono” e farsi prossimi agli “stimmatizzati” di questo tempo e ha affidato una preghiera da lui composta per l’occasione.

Grazie alla collaborazione che unisce la nostra comunità Magnificat al Santuario della Verna, a nome di tutte le Francescane Ancelle di Maria, ho avuto la possibilità di andare a Roma con i frati e incontrare Papa Francesco. E’ stato un dono grandissimo per tutti noi, una giornata unica e speciale.

Ringraziamo il Signore, che nella Sua infinita bontà e misericordia, continua a benedire quanti custodiscono questo Santuario sul Santo Monte della Verna e, facendo nostre le parole del Papa nella preghiera che ci ha consegnato, chiediamo al nostro Padre San Francesco, reso somigliante al Crocifisso, che le sue stimmate siano per noi e per il mondo segni splendenti di vita e di risurrezione, che indichino vie nuove di pace e di riconciliazione.

Sr Tiziana

La preghiera del Papa a San Francesco

Al termine dell’udienza, il Papa ha affidato ai frati minori una preghiera al Poverello d’Assisi da lui stesso composta per l’occasione e che da oggi, 5 aprile 2024, in poi sarà recitata nella Cappella delle Stimmate a La Verna:

San Francesco,

uomo piagato dall’amore Crocifisso nel corpo e nello spirito,

guardiamo a te, decorato delle sacre stimmate,

per imparare ad amare il Signore Gesù,

i fratelli e le sorelle con il tuo amore, con la tua passione.

Con te è più facile contemplare e seguire

Cristo povero e Crocifisso.

Donaci, Francesco,

la freschezza della tua fede,

la certezza della tua speranza,

la dolcezza della tua carità.

Intercedi per noi,

perché ci sia dolce portare i pesi della vita

e nelle prove possiamo sperimentare

la tenerezza del Padre e il balsamo dello Spirito.

Le nostre ferite siano sanate dal Cuore di Cristo,

per diventare, come te, testimoni della sua misericordia,

che continua a guarire e a rinnovare la vita

di quanti lo cercano con cuore sincero.

O Francesco, reso somigliante al Crocifisso,

fa’ che le tue stimmate siano per noi e per il mondo

segni splendenti di vita e di risurrezione,

che indichino vie nuove di pace e di riconciliazione. Amen.