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Papa Francesco in Indonesia

Dal 2 al 13 settembre 2024 Papa Francesco si è recato in Indonesia,

Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore per un viaggio apostolico. La visita di Papa Francesco in Indonesia è stata caratterizzata da un forte messaggio di unità, dialogo e comprensione reciproca tra le religioni. Il Papa ha sottolineato la necessità di contrastare l’estremismo e promuovere una cultura di inclusione e pace. Durante gli incontri con i leader religiosi indonesiani, il Papa ha ribadito l’importanza della cooperazione interreligiosa per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la povertà e le crisi umanitarie. L’Indonesia, un Paese che ha fatto della diversità una ricchezza e un’opportunità, con la sua lunga storia di tolleranza religiosa, può fungere da modello per altre nazioni.

 

Un segno importante dell’amicizia tra cristiani e musulmani in questo Paese è stato l’incontro interreligioso tenutosi a Giacarta, a conclusione del quale il Papa ha percorso insieme al cardinale Suhario il tunnel che collega la cattedrale e la moschea Istiqlal per recarsi dal Grand imam Nasaruddin Umar. Il “tunnel dell’amicizia” – lungo poche decine di metri, sotto la centrale piazza Merdeka nel più popoloso Paese a maggioranza musulmana al mondo – l’hanno voluto proprio la Nadhlatul Ulama e Joko Widodo, presidente dell’Indonesia dal 2014 al 2024, per collegare la cattedrale di Santa Maria Assunta con la moschea Istiqlal (la più grande del Sud–est asiatico).

Un simbolo di oggi, ma che ha radici profonde, nella comune «fede nell’unico Dio» e nell’impegno concreto per l’unità nella diversità che caratterizzano la dottrina nazionale della Pancasila (“i cinque principi”) che Sukarno, il padre fondatore dell’Indonesia indipendente, volle come base della coesistenza in questo grande Paese dove convivono più di 400 gruppi etnici. Negli anni Quaranta Sukarno la elaborò proprio a Flores, l’isola che è il cuore della vivace comunità cattolica locale, dove gli olandesi – la potenza coloniale che controllava da quasi due secoli questo grande arcipelago – lo avevano mandato al confino. La dottrina della Pancasila ha garantito anche un costante miglioramento nelle relazioni tra i cristiani, che tra cattolici ed evangelici sono complessivamente circa il 9 per cento della popolazione, mentre i musulmani sono oltre il 70 per cento.

Alcune nostre sorelle da Atambua hanno avuto la gioia di partecipare all’incontro con Papa Francesco martedì 10 settembre a Dili e alla Santa Messa celebrata nella Spianata di Taci Tol. Ecco la testimonianza, in lingua indonesiana e in italiano, che sr Redis, sr Fian e sr Martha hanno condiviso su questa giornata memorabile:

Bagi pribadi saya, hal pertama yang ingin saya katakan adalah terima kasih untuk Madre Sandra yang telah berkenan memberikan kesempatan kepada kami berempat untuk dapat mengambil bagian dalam ziarah ke Timor Leste ini.

Saya secara pribadi mengambil momen ini bukan hanya sekedar sebagai cerita, namun sejarah yang sangat saya syukuri. Karena mungkin ini adalah sesuatu yang terjadi satu kali seumur hidup. Saya sendiri merasa senang karena semua boleh berjalan dengan baik, aman dan nyaman. Bukan hanya itu, tetapi juga penginapan, makan-minum dan fasilitas lainnya bahkan lebih dari cukup.

Kesan pertama ketika berjumpa dengan Paus Fransiskus adalah rasa sukacita dan bahagia yang melampaui segalanya: melampaui rasa capek karena perjalanan, rasa capek karena menunggu selama kurang lebih 4 jam di bawah panas teriknya matahari, rasa putus asa ketika rencana ziarah ini seakan-akan tidak bisa terlaksana karena adanya informasi tentang hal-hal yang mungkin cukup menegangkan. Saya secara pribadi dengan penuh keyakinan, membawa serta segala niat dan intensi-intensi baik secara pribadi maupun komunitas, karena saya percaya bahwa bertemu dengan Paus adalah suatu anugerah tersendiri.

Kesan kedua adalah sosok Paus Fransiskus yang dikenal karena pribadi yang sederhana dan rendah hati yang mampu memberikan inspirasi mendalam bagi siapa saja yang ia jumpai.

Salah satu hal yang membuat saya cukup terkesan dan bahkan terharu adalah ketika tiba dan menyaksikan sendiri antusiasme, kerja-sama, loyalitas dan juga partisipasi dari umat katolik di Timor Leste.

Karena melalui sikap dan teladan Bapa Paus juga, saya terinspirasi akan kerendahan hatinya yang ia tunjukkan melalui berkat apostoliknya secara khusus bagi para narapidana yang berada di Timor Leste sebelum Misa Agung. Melalui sikap ini saya sendiri merasa disadarkan bahwa cinta kasih itu mempersatukan. Saya perlu mencintai persaudaraan universal tanpa membedakan suku bangsa, agama dan bahasa.

Semoga melalui berkat apostolik dari Bapa Paus, Tuhan menjadikan saya untuk menjadi perpanjangan tangan dan kaki-Nya bagi mereka yang membutuhkan dan saya semakin diteguhkan oleh rahmat kesetiaan dalam menjalani panggilan suci ini sebagai seorang suster Francescane Ancelle di Maria.

Terima kasih.

Traduzione in italiano

Per quanto mi riguarda personalmente, la prima cosa che voglio dire è grazie a Madre Alessandra che ha voluto dare a noi quattro l’opportunità di prendere parte a questo pellegrinaggio a Timor Est.

Personalmente considero questo momento non solo come un racconto, ma come una storia di cui sono molto grata. Perché questa esperienza succede una volta nella vita. Io stessa mi sento felice perché tutto ha potuto funzionare bene, in modo sicuro e confortevole. Non solo, ma anche l’alloggio, il cibo e le bevande e altre strutture sono addirittura più che adeguate.

La prima impressione incontrando Papa Francesco è stata una sensazione di gioia e felicità che ha superato ogni cosa: oltre la stanchezza per il viaggio, la stanchezza per aver aspettato circa 4 ore sotto il sole cocente, lo sconforto quando sembrava che non fosse stato possibile portare a termine il piano del pellegrinaggio perché ci sono informazioni che potrebbero essere piuttosto stressanti. Io personalmente, con piena fiducia, porto con me tutti i propositi e le intenzioni sia a livello personale che comunitario, perché credo che l’incontro con il Papa sia di per sé un dono.

La seconda impressione è la figura di Papa Francesco, conosciuto come una personalità semplice e umile, capace di fornire una profonda ispirazione a chiunque incontri.

Una delle cose che mi ha impressionato e perfino commosso è stato il fatto di arrivare lì e di essere testimone dell’entusiasmo, della cooperazione, della lealtà e della partecipazione dei cattolici a Timor Est.

Perché attraverso l’atteggiamento e l’esempio del Papa, mi ha ispirato l’umiltà che ha mostrato attraverso la sua benedizione apostolica specialmente per i prigionieri di Timor Est prima della Messa solenne. Attraverso questo atteggiamento, io stessa mi rendo conto che l’amore davvero unisce. Sono invitata ad amare la fraternità universale senza distinzione di etnia, religione e lingua.

Che attraverso la benedizione apostolica del Papa, Dio mi faccia diventare un’estensione delle Sue mani e dei Suoi piedi per chi è nel bisogno e io sia sempre più rafforzata dalla grazia della fedeltà nel vivere questa santa vocazione come una religiosa delle suore Francescane Ancelle di Maria.

Grazie.